L'Unione Italiana Ciechi, fondata nel 1920, e' attualmente un ente morale con personalita' giuridica di diritto privato, cui la legge e lo statuto affidano la rappresentanza e la tutela degli interessi morali e materiali dei non vedenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni.
L'Unione Italiana Ciechi ha per scopo l'integrazione dei non vedenti nella societa', perseguendo l'unita' della categoria (oltre il 98% dei ciechi iscritto ad associazioni e' iscritto all'Unione, mentre soltanto il 2% dei non vedenti e' iscritto ad associazioni diverse, come dimostra una recentissima indagine DOXA).
In particolare l'Unione:
a) favorisce la piena attuazione dei diritti umani, civili e sociali dei ciechi, la loro equiparazione sociale e l'integrazione in ogni ambito della vita civile;
b) collabora con il Servizio Sanitario Nazionale e con le sue articolazioni territoriali nella promozione di iniziative per la prevenzione della cecita', per il recupero visivo, per la riabilitazione funzionale e sociale dei ciechi;
c) collabora con le Universita', gli Istituti di ricerca, l'amministrazione scolastica ed i suoi organi collegiali, nonche' con le istituzioni e organizzazioni culturali e con le strutture di formazione professionale per la promozione dell'istruzione dei ciechi, l'elevazione del loro livello culturale e professionale;
d) promuove la piena attuazione del diritto al lavoro per i ciechi favorendone il collocamento lavorativo, nonche' la realizzazione professionale in forme individuali o cooperative;
e) promuove la riabilitazione e il recupero dei ciechi in ogni aspetto della vita sociale;
f) collabora con le Pubbliche Amministrazioni ed i servizi sociali nazionali, regionali, locali per l'attuazione di iniziative assistenziali rispondenti alle necessita' dei ciechi, con particolare attenzione ai ciechi pluriminorati, agli anziani, ai non vedenti in condizioni di emarginazione sociale;
g) stimola la ricerca scientifica nel campo tiflologico e tiflotecnico collaborando con organismi scientifici e con l'industria;
h) studia i problemi relativi alle minorazioni visive promuovendo l'organizzazione di ogni forma di intervento in favore dei non vedenti da parte delle strutture sociali;
i) promuove l'integrazione dei non vedenti nella vita culturale, sportiva, ricreativa, ed in generale ogni iniziativa atta a favorire l'impiego del tempo libero;
l) attua iniziative di solidarieta' tra i soci anche mediante la cooperazione;
m) promuove specifiche forme di collocamento al lavoro e di integrazione scolastica dei minorati della vista fino a due decimi.
Per il raggiungimento dei suoi fini l'Unione ha anche creato strumenti operativi per sopperire alla mancanza di adeguati servizi sociali dello Stato e degli altri enti pubblici.
Non secondaria e' l'attenzione che l'Unione Italiana Ciechi riserva agli ipovedenti, per i problemi dei quali ha istituito centri sperimentali per la educazione e riabilitazione visiva, al fine dell'uso ottimale del visus residuo.
La rappresentanza che all'Unione le leggi vigenti attribuiscono nei confronti della categoria dei ciechi, e' confermata dalla sua esponenzialita'.
Da una indagine svolta dall'Istituto DOXA nel 1993 risulta infatti che all'Unione Italiana Ciechi e' iscritta la quasi totalita' dei ciechi riconosciuti come tali dal Ministero dell'Interno iscritti ad associazioni di minorati della vista.
Secondo l'Istituto DOXA, che ha operato una approfondita indagine su di un vasto campione di ciechi tratto dalla anagrafe del Ministero dell'Interno il 68% conosce ed apprezza l'Unione, il 3% conosce il Movimento Apostolico Ciechi (i cui iscritti sono, per la maggior parte, iscritti anche all'Unione Italiana Ciechi), mentre il 30% non conosce alcuna organizzazione di ciechi (al riguardo va tenuto presente che il 60% dei ciechi da un'eta' superiore ai 65 anni e ben il 37% superiore ai 74 anni).
Inoltre va notato che l'87% dei ciechi occupati ed il 79% dei ciechi con istruzione media o superiore e' iscritto all'Unione.
Sostanzialmente oltre il 98% di ciechi iscritto ad associazioni di e pro ciechi e' iscritto all'Unione Italiana Ciechi.
Va anche ricordato che l'Unione e' l'unica associazione di non vedenti di cui possono essere soci a pieno titolo soltanto i ciechi, e che per Statuto tutte le cariche dirigenziali sono attribuibili a non vedenti, fatta eccezione per quella di consigliere delegato delle Sezioni provinciali (peraltro dirette da un Presidente ed un Vice Presidente non vedenti).
Nessun'altra associazione puo' pertanto rivendicare una sia pur minima esponenzialita' e rappresentanza della categoria dei non vedenti.
Da qualche tempo l'Unione sta approfondendo le tematiche dei ciechi pluriminorati, cioe' ciechi che presentano ulteriori minorazioni aggiuntive, di natura sensoriale, motoria, intellettiva e simbolico relazionale.
L'azione incisiva e costante dell'Unione ha fatto si' che, per unanime riconoscimento internazionale, le leggi italiane a favore dei minorati della vista siano fra le piu' avanzate del mondo.
L'Unione Italiana Ciechi e' presente con proprie strutture in tutte le Province: chiunque puo' rivolgersi ad esse (il numero e' nell'elenco telefonico) per qualunque esigenza.
La Presidenza Nazionale ha sede in Roma:
Via Borgognona, 38
CAP 00187
numero telefonico 06/699881, fax 06/6786815